LA SELVE            


Elenco della fauna presente nel Parco del Tagliamento:

Tiliment - Vilegnove


SPARVIERO

Identificazione - Diffusione - Habitat - Comportamento - Riproduzione - Bibliografia


Ordine: Falconiformi

Famiglia: Accipitridi 

Genere: Accipiter      

Specie: Accipiter nisus

 

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Lo sparviero è simile all'astore, altro rapace forestale, di cui è definito il sosia in miniatura.

                       


Identificazione

Lo sparviero (Accipiter nisus) è lungo circa 35 cm con un'apertura alare che non supera 80 cm. Le femmine sono simili ai maschi per quanto riguarda il piumaggio, ma ne differiscono per le dimensioni sensibilmente maggiori. Il becco ricurvo non è un'arma, ma uno strumento con cui il rapace spezza e sminuzza l'animale catturato.

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Diffusione

E' presente in tutta l'Europa, l'Africa settentrionale ed in Asia. In Italia lo si può avvistare quasi dappertutto.

In Friuli è presente nel Parco Nazionale del Tagliamento,

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Habitat

Predilige i boschi e le foreste, specialmente di conifere.

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Comportamento

E' un cacciatore solitario che sfrutta la rapidità del suo volo per catturare di sorpresa uccelli di piccole e medie dimensioni. Grazie infatti alla sua lunga coda ed alle ali compatte e arrotondate può volare a bassa quota tra le piante e compiere voli radenti per sorprendere le prede. 

Oltre ad uccelli e roditori integrano la sua dieta anche gli insetti, mentre evita sempre di nutrirsi di animali già morti. Le prede catturate dalle femmine possono essere più grosse di quelle dei maschi.

Per la sua istintiva aggressività e le sue eccellenti doti nelle planate e nella rapidità di volo, in passato è stato usato nella falconeria.

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Riproduzione

Tra febbraio e marzo maschi e femmine insieme costruiscono un robusto nido, preferibilmente nel fitto della vegetazione, con un diametro di circa 40 cm. La femmina depone dà 4 a 6 uova che cova per 4 settimane, senza l'aiuto del coniuge. Infatti il maschio durante l'allevamento si limita a catturare le prede per rifornire la femmina che nutre i piccoli; per tale motivo la morte di uno dei due porta inevitabilmente alla perdita della covata. 

I giovani lasciano il nido a 24-30 giorni, divenendo del tutto indipendenti dopo un altro mese trascorso ancora con i genitori.

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Bibliografia

AL.PI. - Rassegna  degli uccelli del Friuli, Udine 2002;

copyright - Pischiutta Alberto