IMPIANTO DI TERRA



SITUAZIONE PERICOLOSA:
Toccare un oggetto conduttore (massa) che normalmente si trova a potenziale zero, ma che per un'anomalia nel funzionamento si trova a potenziale diverso da zero (contatto indiretto).
Ad esempio se cede l'isolante del circuito elettrico di una lavatrice, l'intera parte metallica dell'elettrodomestico si potrebbe portare a 230 volt, con pericolo in caso di contatto.

POSSIBILE SOLUZIONE:
Collegare l'oggetto con un corpo che è costantemente vincolato a potenziale zero. Se il collegamento è a resistenza nulla (R=0), anche l'oggetto si porta a potenziale zero, eliminando il pericolo.
Il corpo che ci garantisce un potenziale costantemente vincolato a zero è il nostro pianeta Terra.

LA SITUAZIONE REALE:
Il collegamento a terra non è mai a resistenza zero, in quanto qualsiasi conduttore elettrico possiede una certa resistenza. Comunque si fa in modo che questa sia la più bassa possibile, avvicinandosi così al caso ideale.
Collegando a terra le previste parti metalliche di apparecchi elettrici, ci poniamo al sicuro da contatti con potenziali pericolosi.
Normalmente le apparecchiature elettriche che abbiamo in casa vengono collegate a terra tramite l'alveolo centrale delle prese (solo se l'impianto di terra è esistente).

ELIMINAZIONE DEL PERICOLO:
Il collegamento a terra provoca, in caso di guasto, una circolazione di corrente dall'oggetto verso terra. Questa corrente viene avvertita dall'interruttore differenziale (salvavita), che scatta eliminando la tensione da tutto l'impianto elettrico collegato.

COMPONENTI
In un impianto elettrico ogni massa, tramite il conduttore di protezione, è collegata al collettore (o nodo) principale di terra. A sua volta il conduttore di terra collega il nodo ai dispersori e i dispersori tra loro. Questi ultimi, in intimo contatto col terreno, costituiscono la parte terminale dell'impianto.
Al nodo di terra vanno collegati anche i conduttori equipotenziali, che collegano le masse estranee come tubazioni e strutture metalliche.
La sezione del conduttore di protezione deve essere la stessa dei conduttori di fase fino a 16 mmq.

03/2000
Ultimo aggiornamento: 04/2000
Alberto Pischiutta


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